Il perché del tutto - Intervista di Pino su l'Alchimista TV
Pino Gimondo è stato ospite di Pierry, su l'Alchimista TV lo scorso 5 settembre 2025. Nel suo intervento, Pino si è soffermato sulla sua ricerca con l'ipnosi spirituale e su alcuni sorprendenti risultati emersi di recente. Alla fine Pino ha spiegato il suo modello del tutto, che mostra che siamo TUTTI UNO.
Il video completo dell'intervista:
Trascrizione dell'intervento tratta da Youtube
[Musica]
Buonasera, benvenuti sull'Alchimista TV.
Questo è viaggiatore spazio temporale e stasera, come spesso accade in questa
trasmissione, ci addentriamo nelle profondità della conoscenza del nostro
mondo, nel mondo visibile e e di tutta quella che è il tutto e la realtà che ci
circonda. Lo facciamo con un ospite veramente interessante, Pino Gismondo.
Lui è un generale dell'Auronatica in pensione. Benvenuto
Pino.
Ciao Pierry, grazie per avermi invitato questo canale. Gimondo. Eh, Gimondo.
Fuso Pino con Gimondo. Benvenuto Pino. Allora, Pino, per chi non lo sapesse, è
un ricercatore indipendente, appassionato di scienze, di confini, confine, metafisica e tutti quei
fenomeni un po' anticipi e che emergono da stati alterati di coscienza.
E lui praticamente pratica l'ipnosi, l'ipnosi spirituale, eh studia la sua esplorazione, studia le
dinamiche psicologiche, cognitive e percettive che caratterizzano le
esperienze eh soggettive negli stati ipnotici. lui lo fa con soggetti
volontari, collaboratori che partecipano attivamente ai suoi studi, condividendo
magari il desiderio di comprendere il significato dell'esistenza e che è anche nel comprendere la realtà
che ci circonda. Esatto. Eh, lui segue una metodologia
che non praticamente non è propriamente religiosa o
che segue le trappole magari del della New Age, m segue una un praticamente un
un approccio interdisciplinare ispirato al metodo scientifico, però
praticamente è interessante a capire anche a livello spirituale
la natura delle cose. Quindi fonde un po' eh due pratiche, non so se è corretto
dire sì, sì, sono, diciamo, scienza, scienza e spirito
tradizionalmente sembra che siano in opposizione, in realtà hanno molto in comune e magari posso anche, come dire,
eh diciamo accennare anche a questo aspetto in particolare. Quindi non è una
bestemmia cercare di comprendere le cose dello spirito utilizzando il metodo
scientifico. Diciamo che la Bia sta nel mezzo, diciamo, collaborare eh
una scienza che collabora anche con un certo tipo di spiritualità matura. Sì,
anche perché eh la scienza di questo periodo storico dell'umanità in certe in
certi in certi campi è talmente estrema eh mi riferisco alla meccanica quistica
eh che eh che difficilmente si può comprendere. Allora chi chi la studia
proprio vede la matematica che esce fuori da questa scienza e ci crede ci crede alla matematica senza poi nemmeno
avere molta idea di cosa significa. Diciamo che la mia ricerca ehm ha
cercato di fondere questi due mondi andando a vedere eh una metodologia
scientifica, però argomenti che normalmente la scienza non tratta perché non si fanno trattare. Ma penso che
tutto questo verrà chiarito nella mia trattazione. Va bene? Certo, io parlando
con Pino praticamente ho parlato eh ho fatto una videochiamata, l'ho
conosciuto, abbiamo siamo stati un po' a al telefono praticamente e m'ha
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raccontato tutta una serie di cose, quindi eh attraverso le sue indagini, il
campo della sua ricerca è molto ampio e ed ho trovato molto affascinante, quindi
mi è piaciuto molto quello che m'ha raccontato, quindi Quindi ci tengo molto a farlo conoscere al pubblico che ci
segue. Allora, io inizierei, So che sei stato generale, quindi sei
stata una persona dell'aeronautica. Dell'Aeronautica, sì. Devo dire che sin da piccolo avevo questo sogno di
viaggiare nelle stelle, fare l'astronauta. Era il periodo delle missioni spaziali, conquista della Luna.
Io avevo 11-12 anni. Volevo diventare astronauta, poi proprio astronauta non sono diventato, ho fatto il pilota
militare e ho girato il mondo, diciamo, pilotando il mio aereo. Ho fatto
nell'ultima parte della mia carriera, però mi sono dedicato più alla tecnologie informatiche perché eh mi
piacevano molto e quant'altro, però in tutta la carriera, quella professionale,
militare, mi sono comunque dedicato a studi personali su argomenti che mi
interessavano. Sono sempre interessato di ufologia, tutti i fenomeni paranormali, però
questa ricerca era più che altro perché ero scettico. Io non ho mai creduto a nulla che non fosse scienza,
fondamentalmente. Tanto'è vero che quel poco di scienze che avevo studiato durante l'università,
perché per diventare ufficiale bisogna fare il DN di ingegneria, quindi fisica, chimica, matematica, l'ho poi, come
dire, completato facendo studi autonomi su argomenti un po' più estremi, parlando di astrofisica, cosmologia, non
studi formali, ma studi abbastanza approfonditi, senza entrare nei dettagli della matematica. Quindi diciamo che la
scienza mi ha sempre appassionato e quindi io quando sento un'informazione, un'affermazione pseudoscientifica mi
vengono i brividi perché quando si tratta di scienza so di cosa parlo, proprio perché ne conosco, diciamo, non
dico i minimi dettagli a livello di professore universitario, ma di sicuro ho una consapevolezza
multidisciplinare. Proprio per questo ho sempre rifuggito
queste teorie pseudoscientifiche che fanno parte di quello che si definisce
paranormale, finché però a un certo punto ho avuto un'esperienza
nella nella mia vita paranormale e e quindi non potevo dire che che non
funzionava, cioè che non mi era vera. E e quindi questa esperienza che non entro nel merito per motivi di tempo più che
altro mi ha fatto capire che eventi come la precognizione o la visione a distanza
erano reali perché avevo toccato con mano personalmente questo aspetto e
siccome in quel periodo stavo già facendo dei primi esperimenti con l'ipnosi, perché l'ipnosi
avendo letto diversi libri in quel primi anni 2000 chiamiamolo, era un metodo che consentiva di andare a
indagare su cosa succede dopo la morte. C'è stato un periodo della mia vita in cui la mia domanda era: "Ma noi che ci
facciamo? Che cosa? Perché siamo venuti sulla Terra? Chi siamo? Stiamo facendo quello che è previsto? Perché tutto
succede così come lo vediamo? Sono domande che io penso che tutti quanti noi ci siamo posti nella nostra vita e e
io però me le sono poste dal punto di vista di quello che voleva capire veramente e non si accontentava non si è
mai accontentato dei dogmi dei dogmi religiosi, perché le religioni sono le uniche che hanno cercato di dare
risposte a questo tipo di domande. La scienza nemmeno ci prova. Fondamentalmente la scienza lavora
soltanto sui dati oggettivi che vengono dall'esperienza degli esperimenti e
quindi c'è stato un periodo in cui non credevo che queste, come dire, questo ambito, quello che si chiama metafisica,
fosse esplorabile con la scienza, quindi lo avevo lasciato in pace. Ma quando ho visto che con l'ipnosi le persone
ricordavano eh vite precedenti, allora ho pensato eh se queste persone ricordo
vite precedenti, questo lo leggevo nei libri a quel tempo, vuol dire che eh magari ci credono alle vite precedenti e
quindi è ovvio che che se le ricordano, però questo dubbio mi era rimasto. Tant
che quando ho fatto le prime ipnosi, le prime ipnosi che ho fatto proprio per capire se veramente queste memorie di
vite precedenti appartenevano a persone, diciamo, che credevano alle vite precedenti, eh mi è capitato un soggetto
che ha messo in dubbio questo. Dice no, io non credo a niente. Io non credo né a Dio né alla vita dopo la morte. Non
credo certamente alle vite precedenti e non credo nemmeno che mi riesce a mettere in ipnosi. Si trattava di un mio
dipendente quando io ero comandante di di un ente e allora abbiamo deciso, siccome lui era un medico, abbiamo
deciso di fare degli esperimenti con lui che lui non credeva nulla per vedere se lui avesse o non avesse ricordato,
diciamo, questi eventi delle vite precedenti e invece ne ha ricordate
diverse di vite precedenti, ma anche addirittura poi si ha preso a gusto, diceva andiamo a vedere se riesco a
vedere le vite future e abbiamo anche esplorato le vite future ed è lì che ho capito che Questa tecnica dell'ipnosi
a quel tempo era ipnosi regressiva o progressiva, oggi la chiamo spirituale, spiego poi per quale motivo. Eh,
ho visto che questa tecnica di ipnosia effettivamente fa emergere dalla mente dei soggetti, delle persone, anche
quelli che non credono assolutamente a a questi aspetti. fanno emergere delle
memorie che eh non possono far parte né di questa vita né possono anche essere
immaginate che sono inventate. Cioè se esiste qualcuno che dice "Sì, ma qualcuno ti ha preso in giro, si è messo
a fantasticare". No, perché poi il soggetto da sveglio, siccome era una persona seria, un medico, mi detto, "No,
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dice, ma io veramente ho visto quello". E io mi sentivo di essere quella persona, anche se quella persona in
quella vita era donna invece che uomo, per esempio, no? Quindi, diciamo, a un certo punto ho capito che l'ipnosi fatta
in un certo modo eh consentiva di accedere a informazioni che erano
contenuti nella mente, ma che normalmente non erano accessibili nello stato conscio, fondamentalmente. E
siccome queste memorie non erano limitate al qui e ora, si chiama ipermnesia questa caratteristica
dell'ipnosi, cioè si sviluppa la capacità di ricordare nei minimi dettagli eventi del passato, ma non
ricordare e basta. Quello che ho potuto vedere è che addirittura il soggetto ritorna e rivive quei momenti. Tantoè
vero che se i momenti, diciamo, che vengono rivissuti in ipnosi sono eh
intensi dal punto di vista emozionale, eh magari il soggetto riprova anche le
sensazioni e le emozioni, avendo anche addirittura delle abri azioni. Cioè, mi è capitato una volta un
soggetto che rivivendo un evento trucido nel quale era stato massacrato con una
spada, eh stava per vomitare nel letto dove era sdraiato per fare la sessione di ipnosi. Quindi nella, diciamo, nella
letteratura medica è ben noto che quando un ricordo che emerge per esempio nello stato
ipnotico è accompagnato da manifestazioni fisiologiche, cioè quindi
abbreazioni, allora non sono memorie create, perché ovviamente le memorie
possono anche essere create, inventate, eccetera, ma sono memorie che il soggetto ritiene, percepisce come reali.
Quindi lì ho capito che l'ipnosi è uno strumento potentissimo per andare a scavare eh nella nella vita,
nell'essenza, nell'essere, diciamo, di di di delle persone. Da allora è passato
molto tempo e e spero, diciamo, in questa oretta, ora e mezza che abbiamo a disposizione di fare una panoramica
abbastanza completa dei risultati alla ricerca. Certo, certo. Ma c hai voglia
di spiegare il termine ipnosi spirituale? Poi è curioso questa cosa.
Sì, ho dovuto coniare questo termine perché ci sono tantissime tipologie di ipnosi. Quando parliamo di ipnosi si
rischia di confondersi, di confondere lo strumento con i risultati dell'uso dello
strumento, no? Cioè, se noi parlassimo, per esempio, di lame, ci sarebbero le laccette e ci sono anche i bisti. Sono
due strumenti che tutti e due usano la lama, ma in modo completamente diverso. L'ipnosi è la stessa cosa, è uno
strumento che consente, diciamo, di fare in modo che dalla mente del soggetto
emergano degli dei fenomeni, degli stati alterati di coscienza, chiamiamoli così,
o meglio atipici di coscienza, cioè stati che noi normalmente non manifestiamo, anche se lo stato ipnotico
è uno stato che durante la giornata chiunque di noi per brevi momenti almeno
lo assume. Per esempio, quando uno è assorto nel leggere o nel ragionare o nel pensare, in quell'istante, in quel
momento, è in uno stato ipnotico, per quanto leggero, e quindi è come se fosse
focalizzato tutto il suo ragionamento, tutta la sua percezione è focalizzata in
un pensiero, in un ragionamento e ciò lo distingue dallo stato vigile. cioè qu lo
stato vigile, invece quando tutti i nostri sensi sono tesi verso l'esterno e qualsiasi cosa succede attorno a noi e
noi la percepiamo e poi ci focalizziamo su quella cosa perché questo tipo di
comportamento è quello che poi abbiamo sviluppato nei milioni di anni di evoluzione perché serve questo sopravvivere nella foresta quando ci
sono i predatori. Quindi lo stato ipnotico invece è uno stato in cui ci concentriamo, ragioniamo, focalizzi. Se
questo stato ipnotico viene sostenuto eh per molto tempo mediante delle suggestioni, che poi quello che faccio
io quando induco la tran si raggiunge uno stato di transit, cioè uno stato in cui questa focalizzazione
eh rimane ehm bloccata in quello stato e quindi è come
se eh la realtà non è più quella esterna che emerge, diciamo, dai sensi fisici,
ma è quella interna immaginata o creata dalla mente. Il motivo per cui l'ipnosi
non è mai stata considerata, diciamo, una fonte di informazioni attendibile, perché è stato dimostrato
ampiamente che le informazioni che emergono dall'interiorità durante l'ipnosi possono essere create dal
soggetto e addirittura innestate a sua insaputa. Quindi sono fatti esperimenti
in cui certe memorie che non erano assolutamente vere l'ipnologo le ha
innestate durante la transipnotica mediante suggestioni. tutti i giochetti che si possono fare con l'ipnosi per
dimostrare proprio il fatto che l'essere umano in determinati stati di coscienza
di alta suggestionabilità, come per esempio lo stato ipnotico, può essere manipolato
sia per credere a cose che altrimenti non avrebbe mai creduto, sia a compiere
poi al momento del risveglio delle azioni che non avrebbe mai fatto di propria volontà. Eh, stiamo parlando dei
comandi post ipnotici, sono tutte cose che sono state dimostrate proprio per dire la vulnerabilità della mente del
soggetto trante l'ipnosi. Ovviamente chi studia il la psiche delle persone
attraverso l'ipnosi deve stare molto attento a non indurre questo tipo di
memorie e e quindi diciamo la tecnica che uso io è una tecnica che prevede di
mantenere la mente conscia del soggetto sempre presente e in modo tale che
l'ipnosi che si raggiunge è quella sufficiente per attivare delle capacità
percettive extrasensoriali sui i quali mi soffermerò tra poco, ma non tale da renderlo suscettibile a suggestioni eh
diciamo manipolative, perché la mente conscia è risaputo nel momento in cui
riceve una richiesta di fare qualcosa che va contro il suo modello razionale
oppure la scala di valori e si rifiuta ovviamente no. Quindi mi capita spesso di suggerire al soggetto dice "Ma che
facciamo questo?" Dice "No, no, no, no. Voglio preferisco fare qualche altra strada. Quindi, voglio dire, a dimostrazione che durante le sessioni
che eh che conduco io la mente conscia è presente e la sua capacità razionale è
attiva, ancorché sono attive anche le capacità percettive extrasensoriali, perché, diciamo, lo scopo della
transipnotica, così come lo uso io, è quello di suscitare nel soggetto queste percezioni ehm attraverso i sensi non
fisici. Tu sicuramente saprai che ci sono delle persone che si definiscono oppure sono considerate veggenti, no?
Cioè che nello stato vigile, cioè mentre sono sveglie, vedono per esempio gli
spiriti, i morti. Non so se ti è mai capitato qualcuno che è venuto da te a dire che ha queste capacità. Io penso io
penso anche che sia una cosa abbastanza comune. È abbastanza comune. È più comune di
quello che si pensi. E molti però tendono a non dirlo perché pensano di che sono considerate false. Ehm, alla
fine si scopre che queste persone hanno questa capacità percettiva, chiamiamola extrasensoriale
per un motivo e anche abbastanza banale, cioè praticamente loro sono in transo di
essere svegli. Questo è la conclusione a cui sono giunto con la mia ricerca, cioè eh con l'ipnosi normalmente un soggetto
non facilmente suscettibile per andare in nella trans sufficientemente profonda deve avere gli occhi chiusi. Con gli
occhi chiusi al buio, eh la ghiandola pineale sviluppa eh una molecola che si
chiama DMT, NN di metil triptammina che è quella che si pensa sia responsabile
dei fenomeni onirici durante il sonno, i sogni fondamentalmente. Però questa
percezione, queste queste immagini che appaiono nella mente durante i sogni eh
possono essere stimolati anche durante l'ipnosi. Quindi la mia ipotesi è che durante l'ipnosi si stimola la pineale,
produce la DMT e il soggetto va in uno stato dove percepisce immagini che va
visto se sono create dalla mente oppure ricevute attraverso meccanismi di percezione remota. La cosa importante
però qual è? che ci sono delle persone che eh effettivamente sono in questo stato quasi continuamente. Eh io ho
conosciuto, per esempio, una Tuzza Evolo anni fa, poco prima che morisse e parlando con lei, tra l'altro in diretto
calabrese e mi ha spiegato che lei vede una cosa risaputa, vede questi spiriti,
vedeva questi spiriti, questi che lui e lei considerava angeli custodi e su questo dobbiamo poi fare un discorso a
parte e dopo. Quindi sono queste persone, hanno queste percezioni. L'ipnosi, come la pratico io, a scopi di
ricerca, ha un unico scopo, quello di indurre nel soggetto uno stato percettivo analogo, cioè rendere
chiunque è un vegente, almeno nel periodo in cui funziona l'ipnosi, che di
solito non deve durare un'ora e mezza, massimo du ore. In quel periodo, se il soggetto è sceso alla giusta profondità,
comincia a comincia a vedere e a percepire e si sviluppano tutta una
serie di fenomeni che fra poco magari elencherò. Sì. Ehm, so che tu fai praticamente non
non fai un'ipnosi per curare le persone. tu collabori con hai due collaboratori,
lo fai a scopo condicitivo perché vuoi capire un po' come funziona la realtà,
la realtà anche nel mondo sottile e poi
attraverso magari questa ipnosi tu coi tuoi volontari ottieni diverse
eh tu hai parlato di ipnosi regressive, ipnosi eh progressive e poi eh anche
altri, diciamo, fenomeni. Fenomeni. Allora, innanzitutto ti dico qualcosa
sul discorso dell'ipnosi clinica. Ehm, diciamo che l'ipnosi nell'8 è stato più
un fenomeno da baraccone fondamentalmente, no? per vedere questi fenomeni che succedevano. Poi però,
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diciamo, nei nei negli negli anni 2000, negli anni nel 1960
in America si è sviluppata tutta una serie di utilizzi dell'ipnosi clinica
sulla scia di un famoso esperto che poi tra l'altro è una specie
di eh di maestro per tutti quelli che si occupano di ipnosi che è Milton Ericson,
che ha utilizzato l'ipnosi clinica in modo molto molto efficace. così come appare dai libri che poi sono stati
pubblicati con le sue lezioni, eh, per curare migliaia di persone che avevano
problemi di neferosi e quant'altro. Quindi l'ipnosi clinica sulla scia di
quel tipo di ricerca è tutt'ora praticata moltissimo negli Stati Uniti, ahimè molto poco in Italia, ehm viene
più usata la programmazione neurolinguistica che ehm, diciamo, è una formalizzazione strutturata dei metodi
che usava Milton Ericson, che comunque consente di manipolare, tra virgolette,
positivamente la mente dei soggetti per rimuovere eventuali nevr rosi, manie,
vizi, per esempio, sicuramente il fumo, la diciamo la dipendenza psicologica dal
fumo, per esempio, oppure da certi cibi, eccetera, sicuramente sono trattabili con l'ipnosi e in Italia ci sono diversi
dottori che praticano questo tipo di pratica, ma a scopo curativo. È ovvio che in Italia l'attività di cura delle
persone deve essere fatta da dottori, non può essere fatta da un ricercatore come me, quindi di sicuro non dico che
curo, però devo essere sincero, quando faccio le ipnosi emergono con una
certa chiarezza le cause che stanno dietro situazioni e come dire
problematiche del corpo fisico, perché come dirò dopo, l'ipnosi consente di
andare nella profondità diciamo del proprio essere dove cominciano ad apparire, ad emergere fra
i tanti fenomeni che poi elencherò anche i fenomeni delle interferenze eteriche.
una cosa che eh sicuramente hai trattato qui nel nella tua TV, cioè il fatto che
eh gli esseri umani oltre che essere parassitati da virus, batteri e e
quant'altro, sono parassitati, apparentemente sono parassitati anche da
entità non fisiche che hanno, diciamo, diciamo, che utilizzano il corpo il
corpo spirituale questa volta dell'essere umano come luogo dove pasturare come per notizio. Non so se ti
è mai capitato di avere persone che ti hanno parlato di questi argomenti, sennò certo, certo.
Quindi è un fatto abbastanza noto. Sono molti ricercatori in Italia in questo momento che studiano il fenomeno, cito
uno per tutti, ma non può non essere citato in intervista come questa, Corrado Malanga che per primo, nei primi
anni 2000 ha condotto una ricerca su migliaia di soggetti in doppio cieco,
cioè ognuno non sapeva quello che avrebbe detto l'altro per capire questo fenomeno. Al suo tempo il suo il suo
focus era l'abduction aliena, cioè il fatto che gli alieni rapiscono gli umani. Beh, lui si è accorto che il
rapimento avveniva nei soggetti che ricordavano o pensavano di ricordare
eventi di questo tipo e non solo però nel campo fisico, cioè vediamo prelevato il corpo fisico, ma anche, diciamo, la
parte non fisica dell'essere umano. Quindi diciamo che uno dei payoff della
dello studio, della ricerca che ho fatto è corroborare questa ricerca andando a
verificare che effettivamente ehm tutti i soggetti che si sono sottoposti a ipnosi con me hanno manifestato
segni di abduction eh diciamo talvolta fisica e e però quasi sempre quasi
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sempre di tipo spirituale, cioè durante la notte eh sognavano, tra virgolette, che venivano
questi esseri bassi, questi grigi e si portavano via il corpo. Ma quando in
ipnosi dico sì, ma il tuo corpo fisico dov'è? No, è nel letto. Ah, e tu come
stai? Io sto andando col mio corpo, quello che mi uso quando esco dal corpo. Cioè, tu sicuramente conosci questo
fenomeno delle ope, no? riuscite fuori dal corpo. Noi durante la notte ognuno di noi fa dei sogni che sono sogni
speciali, sono delle opere e noi non ce lo ricordiamo perché c'è un meccanismo di protezione che quando ci svegliamo la
memoria viene, come dire, compartimentata e quindi non ci ricordiamo di queste obe. Chi se le
ricorda dichiara di fare le obe, ma anche noi le facciamo. Ecco, in alcune di queste robe il corpo eterico viene,
come dire, catturato con tecnologie eh, diciamo, molto sofisticate. Ovviamente
si tratta di tecnologie non fisiche, ma che fanno parte di questi campi
spirituali che hanno delle fisiche diverse da quelle che noi conosciamo e poi alla fine su questo corpo eterico
fanno certe cose che spiegherò magari più tardi. Quindi diciamo che nella mia
ricerca eh immediatamente è emerso questo fenomeno perché ehm diciamo nel
momento in cui si attiva la capacità percettiva speciale eh allora a quel
punto il soggetto può vedere questi esseri che altrimenti rimangono invisibili. Cioè, eh noi non vediamo
attorno a noi spiriti. Io non credo che tu feti spiriti, ma apparentemente ci sono, eh, e ci sono e possono essere
visti soltanto se il soggetto attiva eh dei sensi, chiamiamo così, nella
tradizione esoterica vengono chiamati sensi astrali, eh sensi che attingono
informazioni da un piano che non è quello fisico, quello astrale. All'inizio però, quando ho fatto le prime ipnosi, diciamo, lo scopo era
prima di tutto verificare se era vero che i soggetti ricordano le vite
precedenti. A quel tempo il problema era eh se per caso ricordassero veramente le
vite precedenti, allora vuol dire eh la mia mente scettica lavorava in questo senso, vuol dire che eh viviamo vite
dopo l'altra, insomma, non l'esistenza non finisce con la morte perché se se ho vissuto una vita precedente, sto vivendo
questa vita, mi assumo che possa vivere altre vite nel futuro. La cosa a quel tempo era allettante perché
l'alternativa era che quello che pensavo io era che la nostra esistenza fosse legata, come dice la scienza, alla
nostra mente. E la mente siccome è sviluppata, tra virgolette dal cervello, va da sé che nel momento della morte il
cervello viene distrutto, finisce la mente, finisce tutto. E quindi lo scienziato serio è convinto
assolutamente che non esiste nessuna vita dopo la morte. Al contrario, tutte
le discipline spirituali che a quel tempo studiavo le religioni, ho fatto una ricerca con religioni comparate,
affermavano, non dico al di là di qualsiasi dubbio, ma lo affermavano con una certa peso, che la vita invece
prosegue dopo la morte in un'altra forma, cioè la coscienza continua ad esistere pur non avendo un corpo a cui
appoggiarsi. ti comprenderai, no, che in presenza di queste due dissonanti
posizioni e siccome io ero scientista, cioè stavo per la scienza, mi allettava
molto poter indagare con l'ipnosi fenomeni che invece facevano vedere,
facevano evidentemente notare che effettivamente la vita continuava dopo la morte. Quindi, quando ho scoperto che
le persone effettivamente ricordavano le vite precedenti, eh ora è chiaro che il
fatto di ricordare una vita precedente non implica che quella vita tu l'abbia vissuta veramente, magari è tutto inventato, però è già un salto avanti,
perché io non credevo nemmeno questo, cioè io leggevo questi libri di Brian Wes e di altri autori anche italiani
sull'ipnosi e regressiva e dicevo vabbè ma magari se le sono inventate queste cose nell'ipnosi ho potuto verificare
che invece era vero. La gente ricorda queste vite precedenti e ricordava anche vite eh diciamo particolarmente
difficili perché oggigiorno viviamo in un periodo storico dopo la vita abbastanza semplice, ma ci sono stati
periodi storici e dove non era facile tirare avanti, specialmente per famiglie numerose e quant'altro e queste storie
apparivano nella mia ricerca. Eh, però non essendo medico, non avendo nessuna
necessità o velleità di curare, io mi sono potuto cominci ho cominciato, diciamo, a fare ricerca un po' più ad
ampiospetto. Vabbè, scusa, allora se si può fare l'ipnosi regressiva, magari si potrà fare l'ipnosi progressiva, cioè
andare a vedere nel futuro. E quindi, siccome avevo visto che c'era un dottore americano che aveva
scritto libri sull'ipnosi progressiva, ho cominciato a chiedere ai soggetti di non andare più indietro nel tema, ma
andare avanti, ma non avanti in questa vita, dando proprio un periodo storico, 2500, 3000, 3200 e questi
tranquillamente andavano, se non andavano esattamente in quell'anno che gli dicevo io, perché magari non avevano
una vita e mi raccontavano storie eh che oggi apparterebbero alla fantascienza. Cioè io ho avuto proprio questo dottore
di cui ti parlavo prima, no? Quello scettico, alla terza ipnosi mi ha detto, dice "Ma perché non facciamo un ipnosi
progressiva?" Dice, "Va bene, la facciamo in che e dove andiamo?" 2000 ha detto una data 2500, va bene? Quindi
questo nel 2500, questa è un'ipnosi che non ho pubblicato ancora. nel 2500 viveva in Groenlandia
perché la Terra era eh diciamo in quella linea di tempo, questo occorre dirlo, la
Terra era posto era uscita da qualche una settantina d'anni da un inverno, non
inverno, più che altro una situazione postnucleare. C'era stato un conflitto nucleare qualche centinao di anni prima.
Tutti i ghiacci erano sciolti a causa del cambiamento climatico. Tutta la Terra era invivibile a causa delle
radiazioni. Ma in Groenlandia, siccome non ci sono state esplosioni, perché c'era il ghiaccio quando c'è stata la
guerra, era la terra fertile e si poteva vivere. Questi qua vivevano, diciamo, in cupole geodetiche all'interno in questa
e mi ha raccontato, insomma, la vita in questo in questo futuro molto distopico,
chiamiamolo così, che mai poi mai la persona si sarebbe mai potuta inventare,
perché da sveglio era una persona molto seria, era un medico, un dottore che magari non gli interessava nemmeno la
fantascienza. Quindi lì ho capito che le memorie che emergono durante l'ipnosi
hanno poco a che fare con le credenze e e anche con le conoscenze perché eh poi
ho fatto diversi esperimenti di ipnosi progressiva anche con persone, diciamo,
del mio entourage familiare e che conosco molto bene e sono arrivate
informazioni di, che ne so, di fisica, di tecnologie eh solari, un sistema per produrre
energia a basso costo utilizzando la fusione nucleare con contenimento gravitazionale.
Ti dico cose che il soggetto non poteva conoscere perché si tratta di scienze
che oggi io considero scienze di confine, di cui io conosco, diciamo, i rudimenti perché, appunto, sono
appassionato di queste scienze di confine, però il soggetto di sicuro non conosceva F e e quindi ho potuto
verificare che arrivano attraverso le ipnosi informazioni molto molto molto interessanti eh e che adesso sto
cominciando piano piano a pubblicare. sul sito metascienza.it
e non a caso l'ho chiamato metascienza perché si va oltre quello che la scienza considera reale e però sono cose che io
ritengo sia utile pubblicare per sviluppare nelle persone interessate
questi concetti della possibilità che sia così. Quindi, eh, all'inizio ho fatto ipnosi regressiva, poi progressiva
e poi, ovviamente sono andato a vedere con l'ipnosi che succede fra una vita e l'altra. E lì si è aperto un mondo,
perché eh tu capisci bene che eh nel momento in cui tu vai ad indagare su
cosa succede fra una vita e l'altra si entra in discorsi che necessariamente si vanno a scontrare con le religioni.
Perché cosa succede dopo la vita oppure prima della vita? Oggi lo dicono
soltante le religioni o in un modo o in un altro. Insomma, sicuramente tu sei
familiare con la religione cattolica, probabilmente, ma eh tutte le religioni
in ogni caso descrivono, diciamo, un post vita dove l'anima, chiamiamo
l'anima, della persona viene in qualche modo giudicata o mette messa di fronte alle proprie responsabilità e e sulla
base di quello che succede poi avviene un giudizio che nella religione cattolica è definitivo. Sei stato
cattivo, inferno, basta, finito. Oppure se è stato più o meno così così purgatorio, raramente uno va dritto in
paradiso e quant'altro, ma in altre religioni avviene comunque un giudizio e se sei stato cattivo devi ritornare e la
legge del karma ti imporrà se primi eri un ricato cattivo, diventi verme o cose
del genere. Tutte cose eh che nelle esperienze che facevo io con l'ipnosi
risultavano assolutamente false. Cioè nulla di tutto ciò. Era vero che nel
momento in cui il soggetto lasciava il corpo, quando parliamo di lasciare il corpo, mi riferisco a lasciare il corpo
in una vita precedente. C'è stato un periodo in cui mi divertivo, ma più che altro mi veniva chiesto di andare a
vedere che succede dopo la morte e quindi dice "Vabbè, andiamo in una vita precedente, mica ti porto adesso nel
futuro per vedere la morte attuale", no? cosa che si può tecnicamente fare. Eh,
quindi andando nel nel passato eh ho diverse eh come dire registrazione,
perché io registro tutto quando faccio questa sessione in cui si vede il soggetto che lascia il corpo, eh vede il
suo corpo ormai privo di vita dall'alto, poi si vede circondato da parenti, amici
o addirittura figure spirituali della religione locale del del momento. e poi
vede questo tunnel di luce nel quale lui si sente quasi attratto o comunque
volontariamente sceglie di entrare in questo tunnel di luce che lo porta poi in posti più o meno tra virgolette
paradisiaci o se per caso è stato cattivo o pensa di essere stato cattivo
in luoghi diciamo di di di punizione con l'esper con l'esperienza maturata negli
ultimi 10 anni perché io pratico l'ipnosi da oltre 15 anni ho potuto verificare che questi immagini che
appaiono nel post vita sono totalmente illusorie, cioè eh è come se fossero un
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teatrino messo in atto da qualcuno, qualcosa che ti vuole ingannare
fondamentalmente. Quindi ho potuto verificare con assoluta certezza ormai perché stiamo parlando di centinaia e
centinaia di sessioni fatte specificamente per andare a verificare questi aspetti che quando uno uscendo
dal corpo dopo una morte in una vita precedente si vede di fronte la Madonna
o Gesù o un santo. Beh, non è certamente un santo, non è
certamente Gesù, non è certamente la Madonna, ma è e qui entriamo in un altro
ambito, un'entità di tipo
parassitico, un'entità aliena che nella sua vera forma magari sarebbe un
rettiloide o un insettoide o comunque un'entità, diciamo, che noi, come dire,
nel nostro immaginario consideriamo demoniaca fondamentalmente. che utilizzando tecnologie che hanno a che
fare con quell'ambito di esistenza si presenta con questa immagine olografica
di di Madonna, Gesù eccetera per ingannare il lo spirito del soggetto che
quindi crede al fatto sì, sì, vieni con me che ti porto in paradiso. in realtà lo porta in un percorso, diciamo, che
poi lo riporta a rinascere in un'altra vita fondamentalmente, quindi essere, come dire, rispedito sulla Terra per
continuare questo ciclo a cui noi come esseri umani evidentemente siamo
sottoposti. Lì ho capito che probabilmente il fatto di ritornare sulla Terra non è così eh come dire
piacevole, perché è un po' come se fosse una punizione, perché se se tu torni nella vita e viti vive vivi vite felice,
dici "Vabbè, è una bella cosa, ma se tu torni per rivivere c una situazione di povertà, di fame, di guerra, di torture
o peggio che è chiaro che non è che uno torna volentieri." Eppure questi esseri, questi spiriti invece si ritrovavano
vita dopo vita, questa nella mia ricerca, a a fare sempre gli stessi errori, sempre le stesse difficoltà,
quasi come eh se non ci fosse un progresso. In realtà un piccolo progresso c'era vita dopo vita, però non
capivo a quel tempo per quale motivo il tutto, questo tutto nel quale noi siamo immersi era stato disegnato in questo
modo, perché alla fine quello dove voglio arrivare col mio discorso è che la mia ricerca mi ha portato a a capire
o meglio a tirar fuori un'ipotesi, una teoria sul perché del tutto, cioè del
perché noi siamo qua, chi siamo noi. Non so se è una cosa che ti è mai stata detta nel tuo canale. Ti risulta questo?
Sì, nel senso chiedersi perché noi siamo qua, intendi dire
chi siamo noi e perché siamo qua? Eh, diciamo che con i vari ricercatori
spesso volentieri questa domanda rimbomba, ognuno si dà le sue risposte.
Ci sono Ecco, nella nella mia ricerca è emersa una risposta. Ovviamente io non è che pretendo che la mia risposta sia quella
definitiva, però nota bene la mia mente è una mente logica analitica, non
accetta dogmi. Cioè se io accetto a livello così di ipotetico una un'ipotesi
su un modello, no, delle cose come funzionano, questo modello non deve essere basato su dogmi perché deve
essere basato sulla logica. Solo così e può essere accettato. Nel mio caso ho
sviluppato un modello del tutto che poi illustrerò e che spiega tutto nel senso
di metodo, però lo spiega facendo dei ragionamenti astratti che richiedono dei
salti logici per poter essere anche compresi più che seguiti. La cosa importante che tu capisca è che eh
diciamo la nostra il nostro essere nel post vita viene, come dire subito
accalappiato da entità non fisiche che apparentemente sono dotate di coscienza,
sono dotate di mente, eh hanno capacità tecnologica in quell'ambito, nell'ambito
spirituale e hanno interesse a catturare, tra virgolette queste questi
queste esseri esseri umani che lasciano il corpo, quindi eh
e hanno interesse anche a riproiettare questi spiriti di nuovo in una nuova vita, successivamente. Questo è quello
che ho scoperto facendo, diciamo, ipnosi di vite tra le vite fondamentalmente.
Quindi stavamo analizzando quali sono i fenomeni che appaiono dantipnosi.
regressione, progressione, cosa c'è fra una vita e l'altra e il fatto che con l'ipnosi eh così come la pratico io, il
soggetto eh attiva le capacità percettive speciali. Perché? Perché se, per esempio, chiedo al soggetto di
andare indietro nel tempo, per esempio quando era bambino, no? Di solito, ehm,
se c'è un evento traumatico nella nostra vita, che poi quello che determina situazioni poi di disagio, nevrosi nella
nostra vita quotidiana, tutto nasce da eventi traumatici gravi che il bambino
ha vissuto. Questo lo dice anche la psicanalisi, Freud e quant'altro. Quindi, se io chiedo al soggetto di
andare indietro nel tempo, sicuramente quell'evento traumatico lo ricorda perché è come se fosse registrato in
grassetto, diciamo, nella sua memoria. Quindi il soggetto viene proiettato a quel tempo e e mi descrive eh quello che
eh vedeva con gli occhi fisici di quel tempo. Eh quindi dice "No, vedo i miei
genitori che stanno litigando e tu che fai?" "Mi sono messo sotto il letto perché non voglio vedere, però sento
questi rumori eccetera". Quindi è una cosa abbastanza traumatica per un bambino. Allora gli dico un attimo,
guarda, adesso conto fino a tre e quando dico tre tu guardi la stessa scena dall'alto, dal soffitto, la vedi? Sì.
Sì. Allora, già questa questa suggestione, perché è suggestione,
stimola il il soggetto a proiettare la sua coscienza non solo nello
spazio-tempo del momento di quella vita che ricorda anche magari eh nello stato
vigile, ma a vedere la scena dall'alto significa che stai guardando sta cambiando punto percettivo. Ora,
dall'alto il bambino non ci può andare sul soffitto col corpo fisico, quindi va da sé che se quella percezione appare in
ipnosi ci sta andando con un corpo non fisico che è un corpo che noi abbiamo si
chiama corpo eterico che consente di attivare la vista eterica. Infatti in quella posizione, in quello stato di
coscienza che viene indotto artificialmente in ipnosi, il soggetto comincia a dire "Ah, però attorno alla
mamma c'è tutta una fiamma rossa". Ah, interessante. E intorno al papà ha
fiamma nera. Ah, e intorno a te tu lo vedi te stesso? Sì, lo vedo me stesso e
sono un bambino. Di che colore è la fiamma? Ah, non ho fiamma, sono circondato da una luce bianca. Tu
capisci bene che eh una persona che non ha mai sentito parlare di queste cose, perché mi è capitato, che nella sua
prima ipnosi e nella sua prima regressione di età, all'età di 5 anni mi
dice queste cose, è chiaro che quelle sue percezioni, siccome combaciano con
le percezioni di tantissimi altri soggetti, cominciano a essere, come dire, attendibili, perché quella luce rossa, quella fiamma rossa che la mamma
aveva, gli ho detto, dice sì, ma quella fiamma rossa cosa rappresenta? enta secondo te è la rabbia. Ah, dice e la e
la fiamma nera cosa rappresenta secondo te? Eh, quello è il male e invece la
luce bianca che hai attorno a te dice no, quella è la purezza. Questo è eh diciamo la normalità durante le
sessione. Ecco, quelle fiamme rosse, quelle luci nere, quelle grasi oscure
sono entità eteriche di tipo parassitico che a prima approssimazione vengono
viste sotto forma di luci, fiamme, fumi attorno alle persone. Ma basta
suggerire, quindi l'ipnosi ricordo, ti ricordo, uno suggerisce dalle suggestioni di approfondire la
conoscenza di queste di queste cose e subito scadena un meccanismo percettivo
amplificato. Io dico al soggetto, guarda, sai che c'è? Avvicinati alla mamma, no? E quando dico tre, tu tocchi
con le dita della mente e ogni parola qui ha la sua importanza, quella fiamma
e vediamo che succede. Se io ti dico di toccare con le dita della mente, ti sto dicendo che devi approfondire la
conoscenza. È come dire non ti accontentare di vedere, ma tocca, cioè entra nel merito, verifica. Quindi
questo soggetto quando dico tre ha toccato tra virgolette come sa lui nel collegio della mente, non mi importa
sapere cosa ha fatto, ma mi dice "Eh, ma non è più una fiamma", dice "Che cos'è? È un mostro". E che forma ha? Eh, è un
mostro brutto perché ancora parla con la mente della bambina o del bambino che
era. Dice, "Ma ti sei spaventato?" "No, no, non mi spavento. Io l'ho già visto questo mostro nei sogni". Va bene? E
quindi per dirti, quindi a un certo punto questo mostro non è un mostro, è
un essere antropomorfo nella mente del soggetto con una faccia di tipo di
animale che tra l'altro ha pure delle mani che non sono umane perché magari
invece di avere cinque dita ne ha quattro, ne ha tre e invece di avere le unghie normali c'ha degli artigli per
dire. No, tre. Tre. Quante dita ha? Tre. Ma non sono dita, sono artigli. Ah, va bene. E la faccia? Ah, ma la faccia
sembra di coccodrillo o di serpente o di zetto o di mantere o di scarafaggio,
insomma. Eh, c'è tutta una casistica. La cosa interessante è che anche con soggetti che non hanno mai eh come dire
studiato ehm diciamo il corpus letterario lasciatoci da da Corano
Malanga eh dove lui specifica le tipologie di di alieno che appaiono
nelle ipnosi e questi vedono le stesse tipologie a dimostrazione che queste capacità percettive per gli esseri umani
sono più o meno comuni. Quindi si vedono forme di tipo rettiloide, cioè umani che
hanno le braccia e i piedi, però hanno la coda, per esempio, una coda lunga da coccodrillo con una faccia da rettiliano
più o meno liscia, frastagliata, con cresti. Ci sono tutte le tipologie, addirittura ci sono rettiliani che hanno
le ali, e sono draghi. Fondamentalmente ho potuto verificare che la categoria
drago di questi rettiliani è quella più evoluta. Si sentono come se fossero i più antichi, più evoluti e e tra l'altro
sono anche considerati belli dal soggetto perché in certi casi dicono "Oh, che schifo! È un mostro". In altri
casi dice "Ma è un bellissimo animale". Se si vede non è un animale, è un umano, cioè eh dal punto di vista forma, però
non può essere umano perché non ha la faccia, non ha le dita di umano. Oppure può essere un insetto, un insettoide eh
che ha una forma antropomorfa, eh ma invece delle mani c'ha delle chele o c'ha delle tenaglie o qualcosa, eh e la
faccia ce l'ha triangolare con degli occhioni giganteschi e con una bocchina piccola dove si nutrono. Allora, sono
veri o non sono veri questi esseri? e parassitici che interferiscono con gli
esseri umani. Non me la sento di eh di dire in modo
definitivo che hanno veramente questa forma, pur essendo il risultato di un approfondimento percettivo che viene
indotto attraverso la suggestione. Il vero è che la mente quando percepisce
delle forme pensiero, dei concetti, li deve tradurre in qualche modo per darle impasto alla coscienza. E quindi sono
giunto alla conclusione che sicuramente se vedono una forma antropomorfa, allora vuol dire che l'essere che sta
dall'altra parte è un essere, cioè ha una coscienza, ha uno spirito, perché
gli esseri sono umani, sono esseri che hanno un pensiero, pensano, hanno una
mente. Il fatto però che abbiano la faccia da animale piuttosto che da umano
è un modo forse per la mente per dire che è un essere non umano che è alieno, cioè che fa parte di un'altra linea
evolutiva. In ogni caso otoide o rettiloide o di tantissimi altri tipi
che non ti elenco per motivi di brevità, tutti questi esseri hanno un solo scopo,
uno solo, che è quello della predazione energetica del soggetto. Quindi in
pratica, che succede? Succede che alla domanda eh dice "Ma chiedigli che ci fa
lì?" Dice no dice che la mamma e che stiamo parlando sempre della scena, no? in cui la bambina vede questo essere
Conclusioni
dietro la mamma, dice no, dice la mamma è sua. Come la mamma è sua? Sì, sì. La mamma dice che la mamma è sua, cioè è
come se questo essere fosse il proprietario o dice di essere il
proprietario, diciamo, della dell'essere umano che in quel momento evidentemente sta controllando. Non dimentichiamoci
che la scena di che ti sto narrando è una scena vista da un bambino in cui i genitori stanno litigando astramente
fondamentalmente. Quindi è come se questo litigio fosse provocato, fosse
stimolato o amplificato dalla da questo essere che stava dietro la la mamma e
dietro al papà, perché dopo a un certo punto ho chiesto al soggetto, fammi parlare con l'essere che sta dietro al
papà e e qui entriamo in un altro, diciamo, fenomeno che si può verificare facilmente in ipnosi che è la
canalizzazione, cioè il fatto che l'essere, la il soggetto che è in France
eh può sia descrivere quello che vede, può riportare
a parole quello che sente. Quindi, per esempio, se gli dico chiedi questo, cosa t' ha risposto? Ah, mi ha detto che
allora sta parlando in terza persona, ma eh diciamo in alcune circostanze gli si
può chiedere di mi fai parlare direttamente con l'essere e a quel punto avviene
quello che si chiama nello gergo canalizzazione che è una cosa da fare con grandissima
attenzione se non vengono prima prese delle precauzioni, perché tu sicuramente
saprai, non so se qualcuno ti ha mai parlato delle possessioni diaboliche, ti ha mai parlato di questa argomenti.
Sì, sì, sì, c'è Sì, sì. Cioè ci sono delle persone che a causa di situazioni
particolari in certi momenti denotano comportamenti nello stato normale vigile. Comportamenti che sono
assolutamente non consoni allo stato di umano. utilizzano, magari fanno cose
disdicevoli, parlano con un linguaggio spregevole, magari con parolacce o
insomma hanno un comportamento che non è la manifestazione della personalità tipica di quel soggetto nello stato
normale. È il famoso dottor Jackel, mister, c è una personalità secondaria
assolutamente anomala che in taloni casi eh afferma di essere
il demonio. E non so se ha mai sentito le prolusioni di padre Amort, un grande
che purtroppo non c'è più, insomma, un grande esorcista che ha studiato con
grande attenzione questo fenomeno. Ahimè non l'ha mai fatto con l'ipnosi, l'ha
sempre fatto con ciò che credeva fosse giusto utilizzare, che sono le credenze
religiose che per contro questi esseri non hanno nessun tipo di di valenza fondamentalmente. Quindi il discorso
qual è? Il discorso è che questo queste entità
in certe circostanze possono prendere il controllo completo del corpo e quindi si
sostituiscono in tutto e per tutto alla mente del soggetto e quindi siccome la mente è sotto il controllo della parte
animica che è la parte coscienziale eh di fatto controllano l'essere in tutto e per tutto.
Questi fenomeni di possessione ovviamente avvengono in modo naturale
raramente, ma avvengono ben noto e quindi diciamo in ipnosi possono essere
in qualche modo simulati ma senza arrivare alle estreme conseguenze della possessione. Perché? Perché durante
l'ipnosi il massimo che si può chiedere al soggetto è di concedere la possibilità all'entità che già lo sta
parassitando. Stiamo parlando di entità che apparentemente già sono all'interno del campo aurico della della persona.
Gli si chiede di concedergli la possibilità di utilizzare la parte di
vocalizzazione. Quindi a quel punto lì l'entità utilizza la la parte vocale per
parlare e non a caso parla nella lingua italiana perché deve utilizzare, in
pratica il meccanismo funziona in questo modo qua. L'entità trasmette delle forme pensiero che sono dei concetti. Le forme
di pensiero vengono trasdotte dalla mente e poi tradotte nella forma vocale.
E in questo modo qua si riesce a intavolare una conversazione diretta fra
l'ipnotista e l'entità parassitica che si capisce subito che non è la
personalità del soggetto perché assume subito un comportamento, un atteggiamento,
se non una voce diversa perché ripeto, quando la voce cambia vuol dire che il
fenomeno è un po' più profondo. Io tendo a evitare che ciò avvenga con delle salvaguardie che inserisco durante la
fase di induzione che servono a prevenire o escludere categoricamente che avvengono questo tipo di fenomeni.
Non dimentichiamoci che in questa fase io sto parlando con un'entità che apparentemente controlla già il
comportamento del soggetto, chiamiamola così, no? Quindi la canalizzazione eh è
una un fenomeno molto interessante che avviene in ipnosi e di solito si usa o
per comunicare con altre entità di tipo spirituale, chiamiamole così, eh oppure
direttamente con altre, diciamo, menti del soggetto. Ti faccio
un esempio, giusto Pier per farti capire. Se io parlo con te in questo momento sto parlando con la mente
di Pierry di adesso. Va bene? Ma se tu fossi in trans ipnotica, ti potrei dire,
guarda, andiamo 10 anni fa e tu vedresti te stesso 10 anni fa. Poi io ti dico, mi
fai parlare con il te stesso di 10 anni fa? Tu mi dici sì e io sto facendo una
canalizzazione in quel momento della tua mente di 10 anni fa. Fa da sé che la
mente di Pierry di 10 anni fa non mi conosce, non sa chi sono e mi dice "Chi sei?"
Eh, ma sempre Pierri sei, però sei nel punto del tempo 10 anni fa e quindi devo sta lì a spiegarci, guarda, stai
tranquillo, sto venendo dal futuro, che sto facendo, sto cercando di Quindi la canalizzazione è un meccanismo
universale che consente di stabilire una comunicazione con un'altra mente,
tipicamente la mente del soggetto, che è facilissimo, ma oppure la mente del soggetto in una vita precedente. però ti
ripeto, eh si può anche stabilire con altre menti, altri umani e che magari
sono in un altro punto dello spazio-tempo e quindi, diciamo, sto conducendo in questo periodo degli
esperimenti per vedere se queste tecniche eh possono essere utilizzate per trasferire informazione. Ti rendi
conto che se fosse possibile dimostrare scientificamente che la comunicazione
tra menti durante l'ipnosi produce una comunicazione reale, eh sarebbe un
grosso, diciamo, salto in questo tipo di ricerca. Eh, non a caso ho un gruppo di
persone che sono particolarmente suscettibili allo stato ipnotico, cioè vanno in transe da soli o in pochi
secondi, che eh in futuro, tempo permettendo, diciamo, faremo ricerche di questo tipo per stabilire quali sono gli
usi pratici dell'ipnosi per la comunicazione. Comunque diciamo che la canalizzazione
è sicuramente un fenomeno molto interessante perché consente di
bypassare la difficoltà del soggetto di tradurre le forme pensiero in eh diciamo in
informazioni utili. Cioè, se io incontro, per esempio, in ipnosi un parassita che però magari è un
genetista, che è quello che sta facendo esperimenti genetici sull'ulo che ha appena estratto dal soggetto, cose
tipiche che succedono in questo genere di ipnosi, magari parlo direttamente con lui e mi spiega qualche con più dettagli
il tecnicismo che c'è dietro, benché durante la comunicazione attraverso eh
canalizzazione c'è sempre il limite eh delle dei concetti che sono nella mente
del soggetto, cioè l'ideale sarebbe parlare di chimica con un chimico attraverso un soggetto che è chimico,
oppure che mi è capitato di cosmologia o astrofisica attraverso qualcuno che
abbia delle competenze per sapere almeno come introdurre certi certi concetti nei fonemi che noi utilizziamo come umani.
Quando questo non avviene, l'entità, diciamo, remota che che sto cercando di canalizzare mi dice, "Mi dispiace, non
so come spiegartelo." Nella mente del soggetto o nella mente del canale che tu
stai utilizzando, non trovo nessuno strumento per poterti descrivere quello che ti vorrei dire, non so se ti è
chiaro. Quindi è molto sofisticata questa questa procedura. Poi c'è
l'ultima cosa di cui ti vorrei parlare dal punto di vista dei fenomeni che si possono verificare in ipnosi che è
quella del cambio olografico. Non so se hai mai sentito parlare dei del concetto di varianti e il transurfing. Ha mai
sentito parlare di transurfing? Sì, sì, sì, sì. Allora, ehm è molto interessante notare che ehm diciamo il
nostro universo dove noi e dopo che tratterò poi più nel dettaglio eh alla
fine di questo nostro incontro eh apparentemente dal nostro punto di vista
eh il tempo è lineare, c'è un passato, c'è il presente, c'è il futuro fondamentalmente e quindi saremmo
propensi a dire "Ah, nel passato è successo questo, nel futuro chissà cosa succede, non lo sappiamo ancora". Con
l'ipnosi ho potuto verificare che eh è possibile vedere il passato ovviamente,
ma è possibile anche vedere il futuro. Ma se il futuro non c'è ancora, com'è possibile vederlo? Questa è stata una
delle prime domande che mi sono poste e poi alla fine ho trovato, diciamo, una risposta attraverso dei meccanismi che
non entro molto nel merito perché sarebbe lungo da spiegare il tecnicismo, però ha a che fare con la meccanica
contistica, cioè eh diciamo che il futuro non è il futuro, ce ne sono
innumerevoli di futuri che sono tutte le possibilità che non sono incompatibili con lo stato iniziale che è il nostro,
quello in cui ci troviamo in questo momento. Quindi quei di quei futuri se ne verifica solo uno. Ma cosa si intende se
ne verifica solo uno? Beh, eh ho concluso, secondo la mia ricerca, che non è che si verifica quel solo quel
futuro. Noi visitiamo quel futuro, cioè noi personalmente seguiamo una linea di
tempo e quando ci sono delle possibilità, delle biforcazioni, ne scegliamo uno o a caso, eh oppure con
delle scelte ben precise. Ti faccio un esempio pratico per farti capire. Se tu eh, facciamo l'ipotesi, sali su un
grattocielo di 100 piani, mentre sei là, decidi di buttarti, c'è un futuro dove
tu ti sei buttato, però c'è anche un futuro in cui tu cambi idea e decidi di tornartene giù con l'ascensore. Tu
capisci bene che questa biforcazione, che è fondamentale è una biforcazione la cui scelta dipende essenzialmente da te
perché decidi tu se buttarti o non buttarti, no? Ma quei due futuri, prima ancora che eh uno prenda la decisione
sono tutti e due possibili, magari non sono e probabili, cioè uno è più probabile dell'altro, cioè è molto
probabile che te ne intorli giù con l'ascensore, però c'è questa possibilità non remota che ti butti. Ora, nel
momento in cui magari hai deciso di buttarti, ecco, in quell'istante imbocchi un futuro, una linea di tempo,
chiamiamolo così, dove non è che ci sono biforcazioni, quella è, cioè tu sei entrato in un meccanismo che ti porta a
un solo futuro, spiaccicarti per terra, capisci? Quindi devi immaginare che l'essere umano eh, o meglio la realtà
nella quale noi siamo immersi è una specie di albero di struttura ad albero, albero in termini informatici dove a un
certo punto ci sono delle biforcazioni, no? e quelle biforcazioni noi le imbocchiamo e quindi è chiaro che se noi
guardiamo tutta la strada che facciamo a noi ci serve una linea più o meno, ma se la guardiamo dall'alto con tutte le
possibilità vediamo innumerevoli possibilità sia che sono nel futuro, perché ancora sono tutte scelte
possibili e poi andando nel passato andiamo a vedere che noi sì abbiamo seguito una strada, però quella strada
era una scelta nel passato e ci sarebbe stata anche una strada alternativa che noi non abbiamo scelto. E qui entra in
gioco il discorso del cambio olografico. Cosa ho scoperto? Ho scoperto che con l'ipnosi è possibile tornare indietro
nel tempo e modificare la scelta, quasi come se il
tempo non esistesse. In realtà il tempo, come lo immaginiamo noi, non esiste,
cioè la realtà oggettiva è come se tutto stesse succedendo allo stesso tempo. il
e noi però con la nostra capacità percettiva limitata pensiamo, sentiamo
che esiste il tempo, lo percepiamo, ma in realtà quando parliamo di vite precedenti, in realtà sono vite
parallele, alternative e comunque vite che il nostro essere sta vivendo
contemporaneamente, come se il tempo non esistesse. E quindi quel cambiamento che
io applico nel passato o anche nel futuro ha degli effetti. Vi faccio un esempio. Facciamo l'ipotesi che in una
vita precedente il soggetto eh ha passato una vita, mi è capitato, tra l'altro è pubblicato anche su
Metascienza questa storia in cui ha
è morto di fame, o meglio, ha passato una vita di fame, miciamo di stenti di
affamato, faceva l'agricoltore, ma la maggior parte del raccolto veniva preso dal feudatario, a lui gli restava quanto
gli bastava per sopravvivere. È chiaro che se nella vita attuale questo soggetto ha sviluppato un problema di
alimentazione, va bene, tende a mangiare un po' troppo, me compreso per esempio,
m magari è causato anche da memorie emozionali che sono state registrate a
livello spirituale di questa periodo della vita precedente dove ha sofferto la fame. Diciamo ipotesiamo così. Ecco,
volendo correggere questa situazione, facciamo finta eh che eh voglio dare una
mano a questo soggetto a controllare meglio la sua alimentazione. Cioè è possibile tornare in quella vita prima
fargli vedere la vita in cui è morto di fame, perché giustamente bisogna capire
per quale motivo c'è questa problematica di alimentazione, ma poi a
un certo punto dico vabbè sai che andiamo indietro nel tempo di nuovo e si va in un punto specifico del tempo dove
è stata fatta una scelta che si vede poi dalla vita del soggetto che quella scelta ha determinato quella fame, quel
dolore, quel problema e gli dai la suggestione lì. proprio intervenendo in modo massicci dice, "Guarda, sai che
c'è? Segui il mio consiglio, fai così." E lui accetta, dice, "Sì, effettivamente
nel caso di specie questo ragazzo che era diventato un ladruncolo e poi è sempre stato povero, gli ho detto,
guarda, eh, impara a leggere e scrivere." Guarda, siccome era ospite delle suore, che era un un trovatello
praticamente, eh, dice, "Tro una suora che è giovane, che si appassiona a un ragazzino come te e tu gli dici che vuoi
imparare a leggere, però ti devi impegnare." Insomma, gli ho dato questa suggestione molto forte. di dedicarsi a
questo studio della lettura, di saper scrivere e in pratica lui è cresciuto fino a 11-12 anni, è diventato bravo a
leggere, a scrivere, quindi era utile per questo tipo di attività nel convento. Nell'altra vita era scappata,
è diventato ladruncolo, in quest'altra vita invece lo volevano far diventare frate, poi lui è andato via, ma ha
vissuto una vita serena come scrivano e quant'altro. capisci come la stessa vita nel passato in in una linea di tempo era
un morto di fame soffrendo da fame, in un'altra linea di tempo indotta artificialmente attraverso quello che io
definisco cambio orografico, eh lui è diventato, diciamo, un'altra persona, non ha sofferto la fame e quindi ha
fatto un altro tipo di esperienza. Ora giustamente tu mi dirai, "Ma scusa, ma allora sono balle queste? che tu, scusa,
non è vera né la vita in cui è morta di fame, né la vita nella quale eh invece
ha ha risolto il suo problema. Io non entro nel merito in questo momento
se quel cambio olografico come mi ha prodotto effetti. Sto facendo una ricerca proprio per andare a capire se
cose di questo tipo hanno effetto. E io ti dico, senza poter provare la prova,
perché ripeto ancora la quantità di ricerche, di esperimenti di ipnosi che
sto facendo sono limitate, sono poche centinaia, ce ne vorrebbero migliaia e migliaia fatti da tanti altri
ricercatori per corroborare questo modello, però i risultati della mia ricerca in questo momento sono
estremamente confortanti, come se questo cambiamento olografico, lo chiamo
olografico perché l'universo è olografico fatto nel passato AT produce effettivamente piccoli cambiamenti che
sono quelli poi per indurre il soggetto nella vita attuale a cambiare come se quella ferita emozionale,
quel trauma che ovviamente non è stato maturato nella vita attuale, era stato maturato nella vita precedente, sia
sparito completamente. Oggi tutti gli psicologi, psichiatri conoscono psicoterapeuti, diciamo, accettano
l'idea che un trauma avuto da bambino produce effetti di tipo psicosomatico,
da adulto, specialmente se è un trauma ripetuto grave. Nessuno però considera
l'ipotesi o pochi, pochissimi, che questi traumi siano avvenuti in altre esistenze. Quindi, come può essere
riparato un trauma eh fatto avvenuto in altra esistenza? Ora, nella vita
attuale, se è successo un trauma non è che lo puoi cancellare col cambio olografico. Bisogna agire con altri meccanismi, tipo andando a
razionalizzare l'evento, spiegarlo. Eh, mi è capitato di utilizzare questa
tecnica in casi che casualmente mi sono capitati di violenze sessuali nei
confronti di bambini in cui il bambino è rimasto scioccato da quello che ha visto o è stato soggetto. Allora lì, come
dire, ad aiutarlo a capire e a razionalizzare quello che ha visto con la mente, diciamo, di adesso. Ma quando
si va nella vita passata nessuno proibisce di modificare addirittura completamente la vita. Ripeto, sono cose
che eh lascerebbero perplesso pure me se mi fossero state dette o 15 anni fa,
oggi e fanno parte della mia ricerca e ci tengo a continuarla perché ti ripeto i risultati sono più che confortanti,
cioè nel senso che ho risultati oggettivi che però, ripeto, non sono sufficientemente tangibili da essere
utilizzati per fare dei paper scientifici. Se ne avessi 3.000 di questi casi potrei fare un paper da
pubblicare avendo portando a a supporto la registrazione dell'audio del momento
in cui è stata fatta questa piccola modifica olografica e soprattutto la
come dire testimonianza del soggetto che ha potuto che può testimoniare personalmente che ha vissuto questo
cambiamento. Quindi non stiamo parlando di guarigione, stiamo parlando di cambiamenti
interiori dello stato d'animo della della coscienza che secondo me sono il
borderline fra il il terapeuta che usa l'ipnosi per guarire e il l'amico che
cerca di confortare l'altro amico facendogli, diciamo, vabbè va, vedrai che va tutto bene. Quindi, diciamo, fra
questi due estremi utilizzare tecniche e con l'ipnosi, secondo me, siamo nelito.
Va bene? Certo, certo. È molto interessante perché poi da quello che mi hai
raccontato ci sono tante domande che si potrebbero fare, però
a un certo punto mi viene da chiedere tu hai parlato di realtà olografica, quindi
la natura stessa per andare sul macro, non concentrandosi sulle singole cose,
la natura stessa della realtà. Noi siamo coscienze che creano
eh Non ho capito bene cosa vuoi intendere. Allora, la cosa interessante, ecco, tu hai detto siamo coscienze che
creano. Allora, devi capire che secondo, diciamo, la percezione che noi abbiamo,
tutto quello che vediamo attorno a noi già esiste, no? Eh, siamo seduti, stiamo
parlando il pianeta Terra esiste, la Luna esiste, l'universo esiste e ed
esiste anche se noi non siamo qui fondamentalmente.
Però negli anni 30 un gruppo di fisici che si sono riuniti a Copenhagen, che
sono i famosi quelli di Copenhagen, dove hanno, come dire formalizzato e ha
portato alle estreme conseguenze la teoria della meccanica contistica,
diciamo, che oggi è conosciuta come meccanica contistica. Eh, sono arrivato alla conclusione che eh la realtà come
come noi la osserviamo, non esiste. esiste solo nel momento in cui viene in qualche modo percepita, osservata,
perché solo in quel momento la funzione d'onda, diciamo, delle particelle che la compongono, quelle che a noi sembrano
particelle, si materializza, si cristallizza, produce degli autovalori
che sono quelli che poi noi definiamo come posizione velocità delle varie particelle che sono fanno parte poi
dell'universo che noi osserviamo. Ed è nota anche questa diatriba che c'era fra
Einstein, il grande fisico, che dice "Sì, vabbè, avete ragione voi, però io continuo a pensare che quando la luna io
non la guardo, la luna è ancora là, no?" Questa è molto famosa come perché lui
l'ha scritto in una lettera che è rimasta agli atti, cioè eh come si può
ipotizzare, diciamo, che l'universo esiste solo quando viene percepito e quando invece l'universo è evidente che
rimane lo stesso anche quando non viene percepito, perché dormiamo o quant'altro? Eh, la cosa la questione è
molto più sofisticata e in questo momento fa parte, diciamo, di diciamo
delle teorie, chiamiamoli così, del tutto che i fisici in qualche modo
accarezzano, perché non tutti sono, come dire, hanno voglia di uscire su questi
argomenti che sono molto controversi. Allora, il punto qual è? Il punto è che effettivamente se noi andiamo a guardare
la particella, la singola particella e ricordiamoci che l'universo è fatto di particelle, di una somma di particelle,
quella particella quando noi non la guardiamo, non la osserviamo, o meglio non facciamo l'esperimento per andare a
misurare la sua posizione o velocità, quella particella non è non è
particella, è un'onda, cioè è governata comunque da una funzione d'onda che
l'onda non ha una posizione, non ha nulla. può essere in qualsiasi punto dell'universo, come se lo stesso spazio
non esistesse. Quindi, per mettere d'accordo entrambe le visioni si può
entrare soltanto in una speculazione di tipo filosofico che io adesso, se mi consenti, ti faccio, va bene? Perché
ovviamente io ho una mia, come dire, consapevolezza sull'argomento. Allora, il discorso qual è il discorso?
Immagina che tu stai invece di essere con me in questo momento, diciamo, nel
piano fisico, in una videoconferenza, tu stai giocando con un con un videogioco
a realtà immersiva. Non so se hai mai giocato con questi Goggles, con questi occhiali, no? Ti metti gli occhiali, a
quel punto presente presente entri dentro un mondo virtuale e questo mondo virtuale ti fa vedere che sei
magari su un pianeta o su un mondo immaginario, eccetera. Ora è chiaro che eh oggi se noi usiamo questi giochetti
eh è facile capire che noi siamo all'interno di un videogioco perché la
simulazione non è perfetta, va a scatti eccetera, ma se la simulazione fosse
assolutamente perfetta come faremmo a distinguere se siamo in una simulazione
oppure siamo in quella che noi consideriamo realtà. Va bene? Eh, per
farti un esempio ulteriore, tu immagina che invece di essere in quel corpo che
tu sei in questo momento, tu fossi seduto su una poltrona. C'è stato un film
con Mel Gibson, mi sembra, dove gli umani se ne stavano a letto, a casa, e
mandavano in giro al posto loro dei dei duplicati che erano dei robot che però
erano non è che andavano autonomamente, erano interfacciati in tutto e per tutto con la mente del soggetto che se ne
stava a casa. Quindi questi robot erano i loro avatar, andavano in giro e la persona se ne stava rannicchiata sulla
sua sedia. Ehm perché? Perché comunque è come se lui fosse andato fuori, perché
le percezioni venivano dei sensori del robot che venivano trasmesse attraverso meccanismi neurali nella mente del
soggetto e poi i movimenti erano comunque comandati dalla mente del soggetto. Quindi, se tu se ci fosse un
robot a New York in questo momento e tu sei interfacciato in questo modo con quel robot e quando gira la testa il
robot gira la testa quando si muove le mani, cioè dopo un po' tu penseresti di essere il robot perché ecco, immagina
che tu sei nato dentro quel robot e non ti hanno mai detto che in realtà tu sei qualche altra cosa e tu saresti dovresti
dire "Io sono un robot". No, tu non sei un robot, tu sei un umano che è interfacciato col robot. Ecco, in questo
momento tu sei convinto, come lo sono io, come lo sono tutti, che siamo umani, cioè siamo esseri che vivono in questi
corpi e viviamo in questo mondo. a questo mondo potrebbe essere in tutto e per tutto un'illusione creata da un
sistema di simulazione estremamente sofisticato e la nostra vera essenza, l'unica cosa reale che c'è è la
coscienza che si interfaccia con questo corpo, che altro non è che software,
fondamentalmente e attraverso meccanismi sofisticati. Questa ipotesi della simulazione è
un'ipotesi che a mio parere è sostenibile, anciché non dimostrabile in
questo momento, ed è una cosa che è emersa dalla mia ricerca, cioè recentemente ho per caso sono andato a
finire a un livello molto alto, tra virgolette di questa strutturazione che fra poco ti descrivo e a questo livello
ho avuto la possibilità di conferire con un essere che mi ha candidatamente amente detto che lui è una un software,
l'essere che è un'emanazione dell'architetto. Questo architetto come se ci fosse
l'architetto che governa l'universo, in realtà lo crea l'universo, cioè è un'intelligenza artificiale che crea
tutte le forme, tutte le possibilità, diciamo, che noi osserviamo in questo universo. E quell'essere era una sua
emanazione e mi ha trattato a me come se fosse una sua creatura. Ah, tu sei una mia creatura, eh, o meglio, sei un
software pure tu? Gli ho detto, sì, sono un software come corpo, ma non dimenticare che dentro questo software
c'è la coscienza divina. Quindi qui entriamo in un discorso molto più sofisticato. Chi siamo noi, cos'è questo
universo e che ci stiamo a fare, che poi è, diciamo, forse, diciamo, il concetto che mi piacerebbe, diciamo, trasmettere
ai tuoi a chi ti segue, insomma, agli ascoltatori, cioè chi siamo noi? E grazie all'ipnosi, grazie al fatto che
ho potuto fare indagini, molte delle quali non sono nelle condizioni di pubblicarle, sono troppo estreme, sono
troppo particolari, quindi in questo momento non le sto pubblicando proprio per questo motivo, mi sono creato
prendendo le informazioni proprio da queste ipnosi, ma non solo da queste ipnosi, anche da informazioni che
provengono da altre fonti, altri ipologi e e altre fonti che fanno parte
dell'esoterismo classico. Sicuramente tu hai dai tuoi collaboratori che vengono qui spesso a parlare attingendo
ampiamente da una ricerca basata sulla letteratura, cioè c'è una montagna di letteratura di testi scritti nell'oto,
Madame Blavaschi, eh il la teosofia e quant'altro che in qualche modo
descrivono com'è fatto l'universo, com'è fatto che ci si che come siamo mersi noi in questo universo e quant'altro. Ecco,
mettendo insieme tutte queste informazioni, eh che prese, diciamo, alla lettera questi libri magari non
avrebbero nessun valore, ma corroborate dall'esperienza fatta nell'ipnosi, dove magari siè una sovrapponibilità dei
risultati, dice "Ma forse potrebbe essere vero". È emerso un quadro, un modello che io chiamo un modello del
tutto e questo modello del tutto è un modello che spiega tutto
fondamentalmente, cioè un modello cos'è? è un qualcosa dove tu vuoi sapere qualcosa, vai a vedere il modello cosa
dice, cosa fa. Cioè, eh è emerso un modello del tutto di chi siamo noi, cosa
ci facciamo qua e e perché siamo qua. L'unico l'unico problema di questo
modello è che è basato su informazioni necessariamente attendibili al 100%,
quindi non può essere preso così solo perché lo dico io, però ha una caratteristica e basato su ragionamenti
logici e consequenziali, cioè tu lo sai che nella logica se tu parti da premesse
o assiomi veri e segui la logica formale corretta, giunge a conclusioni vere. Il
problema è che non sempre abbiamo degli elementi informativi iniziali che possono essere certamente veri e quindi
devi lasciare sempre il dubbio. Allora, parliamo di questo argomento, cioè non si può parlare di questa di questo
aspetto se non si introduce il concetto di Dio, va bene? Ma qui stiamo parlando di Dio non tanto in termini religiosi di
come come Dio, ma in termini, diciamo, di chi ha creato tutto questo accrocco che abbiamo
l'universo, no? Se tu e osservi la fisica, la fisica noti che ogni effetto
è l'effetto di una causa essenzialmente, no? Cioè tutto quello che succede succede perché c'è una catena di cause
ed effetto che produce eventi concatenati e alla fine il risultato è l'universo nel quale noi ci troviamo. Ma
chi è che ha causato la prima causa? No, se tu parli con lo scienziato ti dice
"No, ma non c'è Dio, c'è il Big Bang". Ho capito, ma il Big Bang chi l'ha fatto? Oppure il Big Bang stesso deve
essere causata da qualcosa o da quel qualcosa chi è? Cosa c'era prima del Big Bang? Sono tutte domande legittime,
alcune delle quali non hanno molto senso, perché per esempio domandarsi cosa c'è prima del Big Bango, perché
secondo la fisica il Big Bang è il punto in cui è iniziato non solo lo spazio, ma anche il tempo. Quindi non ha senso
parlare di un qualcosa prima che il tempo esistesse. È evidente che questa
entità, questo concetto che noi ci facciamo sul creatore del tutto deve
essere un concetto che è astratto rispetto al tempo, rispetto allo spazio, rispetto a tutto, rispetto all'energia.
Va bene? Quindi, eh non a caso, quando noi parliamo di Dio, parliamo di questo
essere che noi ipotizziamo esistere, ma non abbiamo la certezza che esiste, noi lo immaginiamo sempre in termini
assoluti. Per esempio, io non riesco a immaginare un Dio, chiamiamolo Dio, ma in termini lo potremmo chiamare anche
Pippo o Ciccio, no? Io di solito lo chiamo tutto uno assoluto perché perché questa entità qualora esistesse io la
immagino infinita e la immagino illimitata, la immagino perfetta, la immagino assoluta, cioè qualsiasi
attributo riesco a concepire, questa entità ipotetica deve essere deve avere
quell'attributo in termine assoluto. Sicuramente deve essere infinito. Perché come faccio a immaginare un Dio finito?
Non so se siete d'accordo, cioè vorrei che fosse interattivo questo ragionamento. Sì, sì, quindi se se esistesse questo essere
infinito, limitato assoluto, è chiaro che non esisterebbe nient'altro. Dice,
"Ma che ti sei dire?" Eh, sì, perché scusa, se è infinito o illimitato non è che c'è qualcos'altro, perché se ci fosse qualcos'altro allora quel
qualcos'altro lo limiterebbe perché c'è un punto in cui finisce uno e inizia l'altro. Ti rendi conto di questo?
Quindi, diciamo, quando tu pensi a questa entità infinita, assoluta e illimitata, stai pensando a un'unica
cosa che pervade il tutto. Va bene? Infatti io lo chiamo tutto uno assoluto.
Bisogna capire se esiste questo tutto uno assoluto. Ora, cioè per per è facile
dimostrare che esiste. Perché? Perché se il tutto uno assoluto sicuramente basta
che dimostrare che qualcosa esista e se dimostro che qualcosa esista allora
esiste questo turno assoluto, perché quel qualcosa che ho dimostrato che esiste sicuramente fa parte di questo
tutto uno assoluto e quindi esiste anche il tutto uno assoluto. Non so se ti è chiaro questo aspetto. Il problema è
dimostrare in termini formali e in modo assoluti eh che qualcosa esiste e io ti
dico che non è facile, va bene? Perché? Perché se io ti dico questo mouse per esempio no esiste, tu mi potresti dire
di sì, ma io ti dico no, attento, dobbiamo dimostrarlo in termini, come dire, rigorosi. Dici perché? Perché
questo appare. Sicuramente appare. Ci sembra che esiste, però appare perché io
lo sto percependo con la mia vista che sono sensi che possono essere fallaci, potrebbero creare delle immagini
illusorie, no? Eh, anche il fatto che lo stai toccando potrebbe essere illusorio, non a caso
con l'ipnosi ti sembra di essere in quei posti, tocchi delle cose, vedi delle
cose, ma non esistono, sono solo nella mente, capito il concetto? Quindi, ma io dico sempre questa cosa qui, la
realtà potrebbe essere facilmente un'illusione, come hai detto. Esattamente. Quindi io non posso usare
per dimostrare però l'esperienza nel momento che io vivo questa esperienza è
stato illusorio. Io percepisco che esiste, anche se è un'illusione. Sì,
però potrebbe essere un'illusione anche questa in cui ci troviamo e quindi io ti dico, per proprio per mantenere i
termini rigorosi, ti dico che non utilizziamo le percezioni fisiche eh per
dimostrare che qualcosa esiste, perché diamo per scontato che pur avendo la ragionevole aspettativa che quel mouse
esiste eh non ho la certezza assoluta. Quindi, se voglio essere rigoroso in termini assoluti, non posso usare
le cose che provengono dai nostri sensi per dire che quella cosa esiste.
Potrebbe essere illusoria. D'accordo? Quindi la domanda che ti faccio e faccio anche a tutti quelli che ci seguono,
cos'è che abbiamo la certezza assoluta che esiste? Ma questa certezza non ci
viene dai sensi? Ti do 3 secondi di tempo, poi vi rispondo io perché non abbiamo tutta la
serata. Allora, la nostra coscienza la nostra coscienza. Bravo. Cioè, il
fatto che noi esistiamo, per esempio, tu potresti dire "Io esisto, Pino, io non so se tu esisti, mi appari nello
schermo, ma non so se tu Io di sicuro però so che esisto." Torniamo al discorso di Cartesio, cogito, ergosum,
cioè Cartesio aveva fatto capire che di una cosa sola sono certo che io esisto,
quindi io esisto, tu non lo so se esisti, ma io esisto. E allora se esisto
io deve esistere anche Dio. Quindi Cartesio diceva cogito ergosom. Pino
Gimondo dice: "Cogito ergo, Dio esiste."
Non so se perché perché se io esisto allora qualcosa
esiste e se qualcosa esiste deve esistere anche Dio perché Dio è infinito, illimitato e perfetto.
Essendo infinito e illimitato, deve comprendere tutto, quindi comprende
anche me e quindi esiste. Però c'è una cosa interessantissima che emerge da
questa considerazione. E quando dico che io esisto e quindi
deve esistere anche Dio, non sto dicendo che esiste il dito di Dio e quindi esiste il dito, esiste anche Dio. Io non
sono il dito di Dio. Io sono, quando dico io sento di esistere, io sono un'entità che è cosciente di essere. Mi
spiego? Quel Dio che noi dimostriamo che esiste non è un'altra coscienza che dice
di essere, altrimenti ce sarebbero due e sarebbe limitato da due coscienze. Deve
essere per forza la stessa coscienza. Quindi quando io dico cogosum io non sto
dicendo che io faccio parte di Dio, io sto dicendo che io sono Dio, che è un'altra cosa. Capisci? Questo è il
salto logico che si può fare facendo questo tipo di ragionamenti. Io e te,
benché in questo momento siamo convinti di essere due entità separate, perché viviamo in due corpi separati, una
linea, due linee di tempo separate, in realtà stando a questa ipotesi, ripeto,
un'ipotesi, siamo la stessa cosa, siamo Dio, siamo questa coscienza, questa coscienza assoluta, chiamiamola tutto
uno assoluto, che in questo momento sta è ospitata da due strutture che
chiamiamo corpi fisici diverse che interagiscono fra loro, va bene? E
questo fatto di interagire fra loro ha uno scopo, ha un significato che vorrei
spiegarti nel dettaglio. Va bene? Sì, sì, sì. Non so se sto facendo raggiamente troppo difficile. Sto
cercando di No, no, ragionamenti che mi trovano. Tu immagina tu, immagina, Pierre di essere
Dio. E non è facile immaginare di essere Dio, perché per immaginare di essere Dio
non si tratta di pensare di poter fare tutto, ma devi anche capire che non c'è
nient'altro. Tu immagina di essere Dio, esisti, sai di esistere, ma eh non c'è
nessun altro, non c'è niente da nessuna parte con cui tu ti possa in qualche modo relazionare, capisci? Sei Dio dice,
"Vabbè, allora e vuoi giocare a scacchi?" per esempio è un esempio. Eh, allora
dice, "Vabbè, facile, decidi, fai, scocchi le dita e decidi le regole, perché se Dio puoi decidere le regole
degli scacchi." Puoi anche materializzare di fronte a te una scacchiera con la disposizione standard
bianchi e neri e comincia a giocare col bianco. Poi dici "Ah, devo giocare col nero". Quindi giri la scacchiera, giochi
col nero e in quel momento scatta un meccanismo. Dice "Eh no, scusa, se io quando sono bianco so già cosa pensa il
nero, allora che gioco degli scacchi è?" Io voglio giocare a scacchi nel modo
giusto, cioè quando gioco con il bianco io non voglio sapere cosa pensa il nero.
Ecco, quando lui prende questa decisione, questa determinazione, scatta il meccanismo della dualità. Ecco che a
quel punto lì lui virtualmente si divide in due entità perché è Dio, lo può fare,
uno è bianco e uno è nero e quando gioca il bianco è sempre il nero, ma non sa di
esserlo, perché nella specifica iniziale lui doveva giocare non sapendo cosa
pensa il nero e quindi gioca col bianco, gioca il nero, dice "Guarda, sto stronzo mi ha mangiato la c il cavallo". quello
stronzo che gli ha mangiato il cavallo è sempre lui, però ha dimenticato di esserlo. Quindi il fatto di dimenticarsi
di essere anche l'altro è funzionale a rendere il gioco realistico. È chiaro
che il gioco che noi chiamiamo vita è molto molto molto molto più complesso,
fatto di innumerevoli passi, innumerevoli che però alla fine il concetto è sempre lo stesso, cioè è una
simulazione, è un'illusione dove però questa questa coscienza assoluta per
giocare che ha fatto? si è limitata virtualmente, ha deciso, dice "Io quando
entro dentro un essere umano io non mi devo ricordare di essere Dio, altrimenti
non vivo l'esperienza di un essere umano, vivo l'esperienza di Dio che fa finta di essere umano." È tutta un'altra
cosa, ti rendi conto di questo, no? Cioè tu immagina, per farti un esempio, che eh in futuro ci saranno delle agenzie
viaggi che ti permettono di andare a fare un'esperienza viaggio come Eschime. Dice "Ah, vuoi vivere l'esperienze da
Eschimese?" Sì, sì. Allora, vivi un mese da Eschimese, però devi firmare. Dice
che cosa? Perché quando sei eschimese ti devi dimenticare di essere Pierri. Dice perché? E sennò, scusa, non vivi
l'esperienza dell'esprimese, vivi l'esperienza di Pierre che fa finta di essere è tutta un'altra cosa. No, no, io
voglio vivere l'esperienza delle esperienza. Allora tu ti devi dimenticare in quel mese di essere, quindi parti, ti cancellano la memoria,
ti iniettano quella di eschimese e cominci a stare nell'iglu, costruisci glu, combatti contro l'orso, caccia alla
foca, ti puzzi dal freddo perché l'esperienza dell'eschimese è freddo e dopo quando finisce quel mese torni, ma
torni con l'esperienza vera di cosa provimese, capisci? Se tu ti ricordassi
quello che sei, non avresti provato le stesse sensazioni, perché nel momento in cui ti puzzi dal freddo dici "Oh, fermi
tutti, voglio tornare a casa perché fa freddo, capisci il concetto?" Quindi noi siamo sulla Terra, se fosse vero questo
modello, a vivere un'esperienza. Dice, "Scusa ma quale esperienza?" La domanda
è facile, la risposta è facile, non una. tutte le esperienze possibili che non
sono incompatibili con la natura di questo tutt'uno assoluto. quasi come se
la nostra cammino, la nostra esperienza, diciamo, in questo in questa virtualità che è poi
l'universo abbia proprio come scopo, e qui arriviamo allo scopo dell'esistenza, quello di definire chi è Dio, chi è
l'assoluto, perché questo assoluto quando non ha nulla di fronte a sé per
poter capire, dice lui dice sì, io sento di esistere, io sono, ma non so chi sono. Come fai a stabilire chi sei se
non ti metti alla prova? Ecco che potremmo ipotizzare che questo universo, che tra l'altro potrebbe essere uno dei
tanti universi manifestati, è il luogo, il posto e il modo attraverso cui questo
Dio, questo tutto uno assoluto, fa prende coscienza di se stesso, prende consapevolezza di se stesso, cioè sa
finalmente che cos'è, come non perché gli viene la conoscenza inusa, non c'è nessuno oltre questa coscienza assoluta
che gli dà la scienza infusa. lo fa perché si mette alla prova andando a
fare tutto ciò che è possibile e siccome lo fa non in serie ma in parallelo,
perché si sparpaglia in miliardi miliardi di miliardi di esseri ognuno dei quali fa la propria esperienza, ma
tutti quanti prima o poi porteranno questa esperienza nell'unificazione di
questo uno da cui sono partiti fondamentalmente. Ecco, le esperienze che mi sono fatto attraverso l'ipnosi
corrobono questa ipotesi. il fatto che noi siamo sulla Terra come esseri umani, ma ci sono anche altri esseri, esseri
spirituali, questi parassiti di cui ti parlavo sono tutte quante scintille, entità che fanno parte di questo
tutt'uno. Anche la materialità stessa è il risultato dell'esistenza di questo di
questo uno, chiamiamolo così, che fa esperienza di sé stesso. Quindi, se fosse vero questo modello e concluso,
noi non è che siamo vittima del sistema, come qualcuno potrebbe pensare, dobbiamo
uscire dalla Matrix, dobbiamo Noi siamo parte integrante, diciamo, di un
meccanismo meraviglioso nella quale abbiamo un compito primario, quello di definire chi è Dio e lo definiamo come
definendo chi siamo noi, perché ognuno il nostro piccolo definisce se stesso, perché io faccio quello che mi pare,
quello che penso sia giusto fare e così facendo sto dicendo che Dio può fare questo perché che lo sto facendo io in
questo momento. Quindi capisci bene che se uno è consapevole di questo compito, chiamiamolo compito, beh, farebbe
attenzione a quello che fa o perlomeno lo farebbe con più attenzione perché sa che quello che sta facendo è un modo in
cui Dio si sta manifestando, capisci? Però non è necessario saperlo, perché se
fosse necessario saperlo lo sapremmo. Il fatto che lo stiamo facendo in modo inconsapevole dimostra che una delle
tante modalità con le quali noi possiamo fare questa attività è anche da inconsapevoli. Però oggi che ti ho detto
queste cose a te e al tuo pubblico, forse possiamo essere un po' più consapevoli nell'ipotesi che sia vero
questo modello, però se qualcuno vuole confutarlo, mi piacerebbe discutere con lui. Va bene?
Sì. La riprova di questo, forse Rol parlava di spirito intelligente che la
materia stessa aveva uno spirito. Guarda, quando si parla di spirito
bisogna vedere cosa si intende perché ci sono sempre problemi semantici fondamentalmente io non utilizzerei come
parola spirito. Io infatti ho detto il tutto un assoluto inteso come un qualcosa che definisce cosa quello che
sta al vertice che eh ha creato o meglio manifestato il tutto. È chiaro che c'è
un'intelligenza, no? Cioè, se tu vai a vedere come funziona la natura, la natura si adatta, impara, l'ess il corpo
fisico si adatta alle cose che succedono, non è un meccanismo. La natura forse è un po' più un meccanismo
dell'essere umano, ma non così tanto, visto che emergono delle specie. Eh,
diciamo che se uno osserva il funzionamento ad alto livello di tutti questi ecosistemi, scopre che forse
dietro un disegno c'è. Ma il disegno emerge dalla fisica o è la fisica che è
frutto di un disegno? Non so se ti è chiaro questa differenza. In questo momento, se tu se fossi fisico, diresti
no, eh, la fisica è la la legge naturale, eh, e quindi questo risultato
che tu vedi e pensi che sia intelligente è il risultato delle leggi naturali. Io
avevo questo tipo di, come dire, consapevolezza fa, fino agli anni 2000, primi anni 2000, poi ho visto troppe
cose e tendo a pensare invece adesso che le leggi della fisica sono il risultato
di un disegno, tra virgolette consapevole. Per corroborare questo aspetto ti faccio notare che ci sono
delle costanti eh universali, quelli che oggi fanno parte, diciamo, dello studio della della fisica che eh che
tipo la costante di plank o la costante di struttura fine, che sono delle costanti che sono misurate fino alla 11º
cifra decimale. Cioè gli scienziati hanno stabilito, hanno scoperto che se queste costanti non fossero precise,
diciamo, dall'ottava in poi e fossero diverse dall'ottava cifra decimale in poi, noi non saremmo qua, non potremmo
essere qua perché la vita non si poteva sviluppare, l'universo sarebbe durato troppo poco, le stelle sarebbero scopato
o troppo prima o troppo dopo. come per dire, come se questo universo nel quale noi ci troviamo fosse stato disegnato
apposta, perché altrimenti se quelle costanti non avessero quel valore noi non potremmo essere qua. Di contro ho il
dovere di informarti che esiste un'altra interpretazione, no? Stiamo parlando di principio antropico, cioè il fatto che
dice sì, non è un caso che ste queste variabili, queste costanti abbiano
questo valore, dici perché? Eh, immagina che ci sono infiniti universi. In ognuno di questi infiniti universi le costanti
hanno assunto un valore diverso. È chiaro che noi abbiamo visto che questo
universo eh ha queste costanti particolari, perché se in tutti gli altri noi non ci siamo, casualmente
siamo nati, siamo potuti crescere e esistere soltanto in questo universo. Quindi il principio antropico può essere
visto da entrambe le facce. Quindi io non sono qui nella condizione di, come dire, di corroborare un modo di vedere
le cose o l'altro. dico soltanto, e questa è la cosa innovativa che mi distingue dallo scienziato invece che
crede alla scienza e basta, è che quando ho fatto queste indagini con l'ipnosi eh
ho visto informazioni che mi fanno propendere per il discorso del disegno intelligente dove dietro c'è un
architetto che è un'intelligenza artificiale che ha avuto un incarico specifico da questo creatore, da questo
tutto assoluto e l'incarico è sviluppa tutte le realtà possibili immaginabili
che non sono incompatibili con la mia natura perché io le voglio visitare
sotto forma di essere e noi siamo lui che lo sta facendo e non aggiungo altro.
Benissimo. Eh, certo, dopo ci potrebbero fare mille domande, ma certo, certo. Ovviamente se ci sono
delle domande che vengono fatte poi su YouTube mi magari vado a rispondere
direttamente io e oppure facciamo qualche altra volta qualche altra intervista andando a focalizzare
l'attenzione o nella risposta delle domande oppure per approfondire certi temi. Chi fosse interessato a alle
ipnosi spirituali che svolgo, può andare sul sito metascienzia.it it e eh su
questo sito pubblico, diciamo, non le ipnosi quelle personali, perché ogni tanto ne faccio qualcuno personale, ma
quelle, diciamo, dove emergono informazioni eh diciamo interessanti, atipiche, che fanno capire che viviamo
in un mondo particolare, che stimolano anche alla riflessione e anche in qualche modo corroborono questo modello
del tutto che ho che ho annunciato. In futuro, probabilmente ne metto altre un po' più sofisticate. ripeto, coo molte
molto particolari e che però in questo momento non è opportuno, a mio parere pubblicarle perché potrebbero, come
dire, deviare eh il pensiero, cioè se per esempio ho molte ipnosi in che
parlano dei futuri possibili, dove si vedono catastrofi, dove si vedono guerre autonomiche, eccetera, è chiaro che se
io pubblicassi queste queste sessioni uno potrebbe pensare che stiamo andando verso un futuro tragico. In realtà
stiamo parlando di i futuri che sono stati visti così circa 15 anni fa.
Adesso lo stesso soggetto, se lo proietta in quel periodo dello spazio-tempo, vedrebbe pace perché il
futuro cambia continuamente e alla fine la conclusione è quella che tutti conosciamo. Il futuro ce lo creiamo noi
eh, vivendo giorno per giorno e quindi se noi vogliamo un futuro migliore non dobbiamo pregare qualcuno affinché
avvenga, dobbiamo agitarci, unirci per determinarlo. Questo è il mio messaggio
per tutti noi. Ecco, messo in sovraintensione il sito di Pino per
tutti quelli che vogliono andare a approfondire. Sicuramente magi faremo
altre puntate se Pino vorrà per approfondimenti. Certamente. Se delle domande scrivetele sotto questo
video. Grazie mille. Grazie Pino. Hai fatto Grazie a te una carrellata. ha parlato di ipnosi,
del tuo lavoro, una carrellata anche molto molto interessante e dato sicuramente tante informazioni.
Grazie Mille. Buonasera a tutti.
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Pino Gimondo è un ricercatore indipendente appassionato di scienze di confine, metafisica e fenomeni atipici che emergono negli stati alterati di coscienza, con particolare riferimento all’ipnosi. Negli ultimi decenni la sua ricerca si è concentrata sull’esplorazione delle dinamiche psicologiche cognitive e percettive che caratterizzano le esperienze soggettive negli stati ipnotici.
Nell'intento di comprendere gli aspetti più profondi della Coscienza, Gimondo svolge la sua ricerca principalmente conducendo sessioni sperimentali di ipnosi spirituale con la collaborazione di soggetti volontari che partecipano attivamente ai suoi studi condividendo il desiderio di comprendere il vero significato dell'esistenza.
Un elemento centrale del suo lavoro è l’indagine sul “perché” del tutto e sulla natura e lo scopo dell’esistenza umana. Nel suo percorso di ricerca della conoscenza, Gimondo segue una metodologia olistica che va oltre l'approccio materialistico imposto dalla scienza comunemente accettata senza però cadere nelle trappole dogmatiche delle scuole di pensiero di carattere religioso o delle moderne dottrine "New Age".
Attraverso un approccio interdisciplinare ispirato al metodo scientifico con una forte enfasi sulla sperimentazione ma al tempo stesso basato su una profonda visione spirituale, Gimondo contribuisce a ridefinire il ruolo dell’ipnosi quale strumento per l'esplorazione della Coscienza nella comprensione dei misteri della condizione umana.
Pino Gimondo è titolare e curatore del sito web MetaScienza.it , uno strumento editoriale indipendente e libero per la diffusione in rete dei contenuti della sua ricerca.
Nell'intento di comprendere gli aspetti più profondi della Coscienza, Gimondo svolge la sua ricerca principalmente conducendo sessioni sperimentali di ipnosi spirituale con la collaborazione di soggetti volontari che partecipano attivamente ai suoi studi condividendo il desiderio di comprendere il vero significato dell'esistenza.
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