Dialogo in eterico con Giuditta Pasta

In questo breve ma intenso brano di ipnosi regressiva, Giuditta Pasta, una celebre cantante Lirica italiana dell'800, svela indizi di una sua segreta relazione con il grande compositore Vincenzo Bellini.
a cura di Pino Gimondo 331

Giuditta Pasta (1797-1865) è stata una celebre cantante lirica italiana, considerata una delle più grandi interpreti del belcanto dell'Ottocento. Nata a Saronno, vicino a Milano, iniziò la sua carriera nei teatri italiani e si affermò rapidamente grazie alla sua voce potente, versatile e alla straordinaria capacità drammatica.
Fu particolarmente famosa per i ruoli nelle opere di Bellini, Donizetti e Rossini, come Norma (Bellini), scritta appositamente per lei, e La Sonnambula. La sua abilità nel combinare tecnica vocale impeccabile con un'intensa espressività scenica la rese un'icona del teatro lirico.
Si ritirò dalle scene nel 1835, ma continuò a insegnare canto. Morì a Como nel 1865, lasciando un'eredità che influenzò generazioni di cantanti.

Giuditta Pasta
Giuditta Pasta


Nel brano audio presentato in questa storia, tratto da una sessione di ipnosi regressiva che ho condotto personalmente nel 2007, si presenta la personalità di Giuditta Pasta che nel suo breve dialogo con me traccia una panoramica della sua vita caratterizzata dalla sua attrazione verso la figura del celebre compositore siciliano Vincenzo Bellini.

Vincenzo Bellini
Vincenzo Bellini


Ritratto di Giuditta Pasta
Ritratto di Giuditta Pasta

Non ci sono prove storiche definitive che confermino una relazione sentimentale tra Giuditta Pasta e Vincenzo Bellini. Tuttavia, la loro stretta collaborazione artistica, in particolare per la creazione e l'interpretazione di Norma (1831), ha dato adito a speculazioni su una possibile relazione personale. Bellini ammirava profondamente Pasta, come dimostrato dalle lettere in cui elogia la sua voce e il suo talento, e la considerava la musa ideale per le sue opere. Alcuni studiosi e biografi hanno ipotizzato un legame affettivo, ma tali ipotesi si basano più su interpretazioni romantiche che su documenti concreti. Comunque è certo che Giuditta Pasta ospitò diverse volte presso la sua villa nei pressi di Como il giovane e vagabondo Bellini. Lo testimoniano le diverse corrispondenze epistolari con un suo ex compagno di conservatorio.

Seppure la Giuditta Pasta che emerge da questo brano di ipnosi di discosti non poco dalle notizie storiche che la riguardano, i brano presentato è pur sempre interessante anche per il "pathos" che traspare dalla voce del soggetto in trance che alla fine riconosce il "Bellini" dei suoi sogni da cantante in un suo carissimo amico "non meglio identificato" dei giorni nostri.

Ipnosi_regressiva_-_Giuditta_Pasta.mp3


Commento

(... work in progress ... )

precisazione: il brano audio pubblicato in questa storia, tratto da una sessione sperimentale di ipnosi condotta dall'autore, è riportato senza modifiche se non quelle necessarie per migliorarne la resa sonora all'unico scopo di documentare in modo scientifico l'esperienza effettuata. I suoi contenuti e i commenti dell'autore non possono essere valutati compiutamente al di fuori di un contesto conoscitivo molto più vasto che al momento, con ogni probabilità, non esiste ancora.





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Pino Gimondo è un ricercatore indipendente appassionato di scienze di confine, metafisica e fenomeni atipici che emergono negli stati alterati di coscienza, con particolare riferimento all’ipnosi. Negli ultimi decenni la sua ricerca si è concentrata sull’esplorazione delle dinamiche psicologiche cognitive e percettive che caratterizzano le esperienze soggettive negli stati ipnotici.

Nell'intento di comprendere gli aspetti più profondi della Coscienza, Gimondo svolge la sua ricerca principalmente conducendo sessioni sperimentali di ipnosi spirituale con la collaborazione di soggetti volontari che partecipano attivamente ai suoi studi condividendo il desiderio di comprendere il vero significato dell'esistenza.

Un elemento centrale del suo lavoro è l’indagine sul “perché” del tutto e sulla natura e lo scopo dell’esistenza umana. Nel suo percorso di ricerca della conoscenza, Gimondo segue una metodologia olistica che va oltre l'approccio materialistico imposto dalla scienza comunemente accettata senza però cadere nelle trappole dogmatiche delle scuole di pensiero di carattere religioso o delle moderne dottrine "New Age".

Attraverso un approccio interdisciplinare ispirato al metodo scientifico con una forte enfasi sulla sperimentazione ma al tempo stesso basato su una profonda visione spirituale, Gimondo contribuisce a ridefinire il ruolo dell’ipnosi quale strumento per l'esplorazione della Coscienza nella comprensione dei misteri della condizione umana.

Pino Gimondo è titolare e curatore del sito web MetaScienza.it , uno strumento editoriale indipendente e libero per la diffusione in rete dei contenuti della sua ricerca.

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